La Pellicola fotografica

La pellicola fotografica

Nel 1888 Kodak mise in commercio la prima pellicola fotografica a 35mm. Oggi 2021 moltissime persone non riescono a sfuggire al fascino irresistibile di fotografare in analogico.

Ma la buona riuscita dei nostri scatti dipende molto dalla scelta della pellicola da utilizzare.

E quindi che pellicola scegliere?

Iniziamo con classificare le pellicole negativa e invertibile.

Cosa vuol dire una pellicola fotografica negativa e invertibile?

 La pellicola negativa sviluppa un’immagine in negativo, per ottenere un’immagine positiva è necessario stamparla su carta fotografica negativa.

Generalmente tali pellicole sono in bianco e nero o a colori. Quest’ultima è la pellicola più comunemente utilizzata, ed è finalizzata alla stampa.

Mentre la pellicola invertibile, conosciuta anche come pellicola per diapositive, restituisce un’immagine in positivo generalmente da proiettare o in alcuni casi da stampare su carta fotografica invertibile.

Quali sono le caratteristiche delle pellicole fotografiche?

Gli elementi che caratterizzano ogni pellicola fotografica sono la sensibilità (ISO), la grana, la latitudine di posa, la risoluzione e il contrasto.

Nello specifico:

La sensibilità della pellicola è nota anche come ISO. Tale valore può variare da 50,100,200 ecc. Ovviamente più è alto il valore ISO più la pellicola sarà sensibile alla luce. Viene da sé che più una pellicola è sensibile alla luce più è veloce e viceversa meno è sensibile più è lenta.  

Una pellicola più veloce ti permette di catturare un soggetto nelle condizioni di luce peggiori, unico svantaggio è che si rischia di ottenere delle immagini con grani molto evidenti. Una pellicola lenta richiede tempi di esposizione più lunghi ma restituisce immagini senza grana.

La grana: si compone di piccolissimi cristalli di alogenuro di argento sospese nell’emulsione fotosensibile della pellicola. La sensibilità della pellicola dipende in buona parte dalla grandezza dei cristalli.

La pellicola a grana fine richiede tempi di esposizione più lunghi ma restituisce immagini prive di grana, mentre le pellicole a grana grossa ti permette di catturare un soggetto nelle condizioni di luce peggiori e in tempi brevissimi, unico svantaggio è che la struttura granulare in fase di stampa diventa molto evidente. Tuttavia, per realizzare delle semplice istantanee ci si possono scegliere pellicole da 200,400 o 800 ISO.

La latitudine di posa: indica la capacità di un sensore di raccogliere l’informazione visiva nelle zone di sottoesposizione o sovraesposizione di un’immagine. Tale capacità aumenta in base alla sensibilità della pellicola, maggiore è l’ISO maggiore sarà la tolleranza degli errori di esposizione.

La risoluzione: la grandezza che quantifica il grado di nitidezza dell’immagine

Il contrato: in un’immagine fotografica è il rapporto o differenza tra il valore più luminoso e il valore più scuro

Dopo tutte queste spiegazioni noiose e tecniche, l’unica cosa saggia da fare è sperimentare il più possibile con più tipi di pellicole e trovare quella più è adatta al tuo modo di scattare!

Emanuela Bertuccioli, Venezia 2021

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